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Teramo, i campioni di basket in carrozzina fanno lezione agli studenti

Diffondere nelle scuole la cultura dello sport e sensibilizzare i più giovani. Si chiama ”E’ SportAbile” il progetto promosso dalla squadra ”Polisportiva Amicacci” di Giulianova che milita in A1

GIULIANOVA – Diffondere la cultura dello sport e sensibilizzare i più giovani sul tema delle diverse abilità, questo è lo scopo del progetto “E’SportAbile”, promosso dalla squadra di basket in carrozzina “Polisportiva Amicacci” di Giulianova. La formazione che milita nella massima serie (A1) e che tra le sue fila comprende anche due nazionali, sta infatti promuovendo incontri formativi con le scuole elementari e medie della provincia di Teramo con l’intento di spiegare a studenti e insegnati il mondo della disabilità. “Siamo nati anni fa – sottolinea il presidente Edoardo D’angelo – per divulgare lo sport tra i ragazzi con handicap farli uscire dal loro guscio fatto molto spesso di barriere mentali”. Giocando infatti con le parole, il progetto “E’SportAbile” intende trasferire a ragazzi che avvertono come insormontabili le proprie barriere e che rinunciando a priori ad una diversa condizione di vita, la forza di volontà e la grinta conquistate con la pratica sportiva dagli atleti della Polisportiva Amicacci

L’iniziativa, sostenuta dalla Regione, il Comune, il Csv di Teramo e la Uildm, avrà inizio a gennaio e porterà quindi gli sportivi a incontrare i ragazzi delle scuole e a raccontare la loro esperienza ed un modo diverso di vivere la disabilità. Un messaggio rivolto anche alle famiglie e agli insegnanti di educazione fisica spesso ignari dell’importanza che assume lo sport in questi casi. Negli incontri i giovani visioneranno un video fatto per l’occasione, in cui tre giocatori racconteranno tre diversi tipi di disabilita: da quella più lieve, alla malformazione genetica, alla disabilità occorsa dopo un incidente stradale. Alle fine degli incontri studenti e insegnati saranno invitati in palestra per provare loro a giocare a basket seduti su delle carrozzine. “ Il messaggio – dice il capitano e azzurro, Galliano Marchionni – è culturale. Per sport ho girato diversi paesi, dall’Europa agli Stati uniti, e devo dire che l’Italia su questi temi si trova ancora indietro. Proprio per questo abbiamo scelto di lanciare il nostro messaggio ai più giovani perché saranno gli uomini del futuro: architetti, ingeneri, avvocati, e potranno creare una società maggiormente attenta e aperta ai disabili”. (lc)

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