Calabria, Legacoop denuncia: ”Disuguaglianza sociale in crescita esponenziale”

L’allarme di Quirino Ledda, presidente calabrese di Legacoop, che si rivolge all’amministrazione regionale: ”In Calabria le politiche di contrasto alla povertà devono puntare sul potenziamento dei servizi e non solo sul reddito”

REGGIO CALABRIA – ”Nella nostra Regione aumenta, in maniera drammatica, la disuguaglianza sociale con conseguenze per la vita democratica ancora non calcolabili”. A lanciare il preoccupante grido di allarme è Quirino Ledda, presidente calabrese di Legacoop. Una seria richiesta di aiuto per una Calabria che sta subendo, anche per le scelte del Governo, un aumento della divisione tra il nord e il sud. “ Si tratta di una crisi strutturale – rimarca Ledda – che emerge in tutti gli indicatori relativi a: occupazione, sanità, lavoro nero, infrastrutture, scuole”. Il presidente di Legacoop fa rilevare come sia sufficiente un evento come la nascita del secondo o del terzo figlio, o il licenziamento del coniuge, la cassa integrazione, una malattia per far precipitare al di sotto della soglia della vivibilità la maggior parte dei calabresi.

Allora è fondamentale che “le politiche di contrasto della povertà e dell’esclusione sociale debbano puntare, non solo su politiche di retribuzione del reddito, ma anche sullo sviluppo dei servizi formativi, socio sanitari e socio assistenziali”. Ciò, tenendo conto che molte forme di disagio sono legati a problemi personali come disabilità, malattie, dipendenze, disagio abitativo. Secondo Ledda “l’impedimento al pieno godimento dei diritti di cittadinanza può essere superato se si realizza un sistema welfare che sappia garantire a tutti i cittadini i servizi essenziali. Il governo regionale ha dinanzi a sé una sfida storica – sottolinea ancora il presidente di Legacoop – Sfida che può affrontare per alleviare il disagio dei ceti meno abbienti, con la partecipazione attiva di tutte le forze sane della Calabria”.

Ledda ricorda anche che manca poco più di un anno alla fine della legislatura, e l’auspicio di tutti è che l’amministrazione regionale possa concludere il suo mandato con segnali forti e concreti e progetti mirati. Un anno che si annuncia difficile per tutti e per la Calabria in particolare alle prese con una miriade di emergenze, fra le quali quella sociale sta diventando l’espressione di un disagio profondo e radicato, di una crisi endemica che certo non potrà essere risolta in tempi brevi. La constatazione della realtà effettuale delle cose, comunque, non esime nessuno, né istituzioni o privati cittadini, a lavorare per superare la drammaticità della realtà in atto. (msc)

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