Fish: ”Bonus governo, gravi discriminazioni fra poveri”

Niente bonus se il disabile grave è single, maggiorazione a mille euro solo se il disabile è un figlio a carico: molte persone a bassa disponibilità economica vengono escluse dal beneficio del governo

ROMA – Un disabile grave, se è single, non ha diritto al bonus straordinario per famiglie, lavoratori, pensionati e non autosufficienti previsto dal decreto legge 185/2008 voluto dal governo. E come lui, non potrà avere accesso al trattamento anche il disabile grave single titolare di una pensione diversa da quella di invalidità con reddito superiore ai 15mila euro. Sono due delle “disequità” denunciate dalla Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) in merito alla concessione del bonus straordinario voluto dal governo per le persone con bassissima disponibilità economica. “Il Bonus – recita una nota – contrariamente a quanto enfatizzato dal governo è foriero di gravi disequità fra cittadini italiani con uguali bisogni”, al punto che sono in molti a rimanerne esclusi. “Alle ambiguità del testo normativo approvato dal governo – afferma la Fish – si aggiungono le indicazioni restrittive che l”Agenzia delle Entrate ha già diramato unitamente ai moduli per la richiesta del bonus”.

Così come mostrato sul sito Handylex.org, sono esclusi dal bonus i disabili gravi “single” che abbiano un qualsiasi reddito da lavoro o assimilato; i disabili gravi “single” che siano titolari di pensione (non da invalidità civile) superiore ai 15.000 euro l’anno; i contribuenti che abbiano a carico un coniuge o altri parenti (diversi dai figli) pur con handicap ed un reddito complessivo superiore ai 22 mila euro annui; i lavoratori autonomi, indipendentemente dal reddito, dalla composizione del nucleo e dalla presenza di un figlio a carico con handicap grave”. “Altra disequità – continua la nota – riguarda gli importi del bonus: si è detto che il bonus può arrivare a mille euro nel caso sia presente nel nucleo una persona disabile, anche se il reddito arriva a 35mila euro ma purtroppo questa informazione è smentita dalle indicazioni dell’Agenzia delle Entrate”, secondo la quale il bonus arriva ai mille euro per il nucleo familiare in cui vi siano figli a carico del richiedente portatori di handicap solo qualora il reddito complessivo familiare non sia superiore a 35mila euro”.

La maggiorazione non viene riconosciuta neppure se la persona disabile è lo stesso richiedente, oppure il coniuge o un altro familiare a carico diverso dal figlio: in sostanza essa spetta solamente se la persona disabile è un figlio a carico. Se è un genitore, un marito, una moglie, un fratello, la maggiorazione non spetta. “A fronte di queste evidenti discriminazioni – scrive la Federazione italiana per il Superamento dell’Handicap – stiamo intervenendo con vibrate proteste presso i Ministeri competenti e presso i parlamentari che saranno chiamati a convertire in legge il decreto: le richieste della Fish sono volte a rimuovere quei “codicilli” che impediscono l’erogazione del bonus a persone che ne abbiano particolare necessità e che oggi sono esclusi immotivatamente dal beneficio”. “Gli spazi di manovra politica e l’attenzione ai disabili – conclude la nota – non sono dei migliori, ma la Fish non può rinunciare ad ogni tentativo praticabile di convincimento”. (ska)

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