Ciao Erion ci mancherai……

Aprilia – L’impalcatura tocca l’alta tensione, muoiono due operai Folgorati. Una tragedia senza spiegazioni, una morte atroce per due ragazzi che stavano lavorando. Non è valsa alcuna precauzione, nessuna norma di sicurezza sul lavoro. Un maledetto filo dell’alta tensione, collocato a un’altezza probabilmente regolamentare, ma le regole e i numeri valgono poco di fronte ai fatti. Erano le 15.30 di ieri quando nelle campagne di Aprilia, nella zona di campo del Fico – dietro il centro commerciale di Aprilia 2 – in via del Tronco, si sono sentite urla di morte. Alessandro Protettore, 28 anni, ed Erion Gurra, 22 anni, hanno detto addio alla vita forse senza neanche rendersi conto di cosa stava accadendo.

Una scarica elettrica li ha fulminati, ha straziato i loro corpi. Tutta colpa di un maledetto filo contro il quale è andato a urtare il trabattello che stavano spostando per effettuare alcuni ritocchi di tinteggiatura a una parete esterna di una villetta. Una scarica 70mila volt non gli ha lasciato scampo. Inutile ogni soccorso, resta solo da capire come possano succedere certe disgrazie. Alessandro Protettore, di Aprilia, era il figlio del titolare della ditta di manutenzione che stava svolgendo, Erion un ragazzo albanese, dipendente della ditta. Sul posto sono arrivati i familiari dei ragazzi, è arrivato il sindaco di Aprilia Domenico D’Alessio: «Non ci sono parole – ha detto – per un dolore così grande. Proprio ieri Aprilia aveva celebrato le vittime sul lavoro, era stata scelta come città rappresentativa della provincia dall’associazione nazionale invalidi e mutilati sul lavoro per la commemorazione che si teneva a livello nazionale. E oggi una tragedia di queste dimensioni». Una tragedia alla quale si cercherà di trovare spiegazioni attraverso le indagini: impegnati nelle attività di rilievo i Vigili del fuoco e i Carabinieri di Aprilia, coordinati dal pubblico ministero Raffaella Falcione. Sulla vicenda è interventua la Fillea Cgil di Latina: «ancora due morti in edilizia in provincia. Questa volta ad Aprilia ed in maniera assurda, folgorati dai cavi dell’alta tensione». Il sindacato pontino denuncia come si continui a morire sui cantieri e come si continua a smantellare il sistema dei controlli da parte delle istituzioni. «è da tempo, ormai, – dice amareggiato il segretario generale della Fillea-Cgil della provincia di Latina, Enzo Giorgi – che abbiamo denunciato come la politica dei tagli agli Ispettorati del Lavoro e alle Asl, messa in atto dall’attuale Governo, poteva avere effetti drammatici sulla sicurezza nei posti di lavori. E queste – sostiene Giorgi – ne sono le conseguenze». Nei prossimi giorni, il sindacato chiederà un incontro al Prefetto di Latina, Frattasi, per affrontare questi temi.
Maria Corsetti
Fonte: ilnuovoterritorio

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