La Islamic Relief di Milano promuove una raccolta fondi per la festa del sacrificio

Una iniziativa, spiega Abdullah Paolo Gonzaga, ”per permettere agli abitanti più poveri di 24 paesi di mangiare carne nei giorni di festa. Chiediamo ai fedeli di donare una somma pari al valore dell’animale da sacrificare”

MILANO – Il giorno dopo gli arresti, la comunità islamica milanese continua le proprie attività: “Sono episodi da condannare categoricamente”, commenta Abdel Hamid Shaari, del Centro islamico di viale Jenner. Nel frattempo continua l’organizzazione dei festeggiamenti per la Festa del Sacrificio (l’Aid el Kebir) che, quest’ano, cade lunedì 8 dicembre e che verrà celebrata al Palasharp.

In occasione della giornata di festa inoltre l’associazione Islamic Relief ha organizzato una raccolta fondi: “Per permettere agli abitanti più poveri di 24 paesi di mangiare carne nei giorni di festa -spiega Abdullah Paolo Gonzaga, di Islamic Relief Italia-. Chiediamo ai fedeli di donare una somma pari al valore dell’animale da sacrificare”.

Valore che oscilla dai 45 ai 200 euro, in base al Paese cui si vuole destinare il proprio aiuto : “Il costo della vita, la possibilità o meno di comprare carne fresca sul mercato locale sono fattori che incidono sul prezzo finale dell’animale”, spiega Abdullah Paolo Gonzaga.

Un aiuto che non si rivolge solo ai musulmani: “Nei campi profughi della Cecenia -dice il responsabile di Islamic Relief Italia- convivono fedeli dell’Islam e di altre fedi. Tutti possono beneficiare di questo dono”.

L’Aid el kebir ricorda il miracolo di Allah, che sostituì con un montone il figlio Ismaele che Abramo gli stava offrendo in sacrificio. Ed è per questa ragione che è diventata tradizione nel mondo musulmano sgozzare un montone o un agnello da mangiare nel giorno della Festa del sacrificio. (is)

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