Diritto alla salute degli immigrati irregolari

La Caritas diocesana di Roma informa che nelle prossime settimane verranno potenziate le attività di assistenza svolte dall’Area Sanitaria a favore degli immigrati privi di permesso di soggiorno.
Allo stesso tempo, i medici della Caritas intensificheranno l’attività di animazione e sensibilizzazione verso gli operatori socio‐sanitari degli ospedali e nelle strutture sanitarie pubbliche e private.

La Caritas di Roma si prepara così a fronteggiare le gravi onseguenze che potrebbe causare l’approvazione nel DDL “pacchetto sicurezza” della norma che prevede la cancellazione nel T.U. sull’immigrazione del divieto di segnalazione degli immigrati illegali che si presentano nelle strutture sanitarie.
Pur sapendo che la norma dovrà passare all’esame della Camera dei Deputati e non è ancora in vigore, e ben conoscendo lo scrupoloso rispetto della deontologia da parte del personale sanitario che ne impedirebbe la segnalazione (come tra l’altro ribadito più volte dall’Ordine dei Medici e dai maggiori sindacati e organismi di categoria), la Caritas ritiene che il provvedimento rischia di avere dei pericolosi effetti immediati sulla sanità pubblica per il clima di paura che sta causando. Per questo si attiverà anche nel far conoscere agli immigrati che al momento possono usufruire delle cure senza alcun rischio di denuncia.
Confidando in una modifica di tale provvedimento nel prosieguo dei lavori parlamentari, la Caritas di Roma fa sue le parole della Conferenza Episcopale Italiana “di fronte al problema della sofferenza, non possiamo continuare a non difendere chi ha bisogno”.
Roma, 6 febbraio 2009

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