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Il tuo voto per il welfare

Mi chiamo Giovanni Dotti, ma per tutti sono Johnny. Sono sposato con Monica e sono il padre di Marta, Elia, Mirko e Noel. Imprenditore negli ambiti educativo, sociale e sanitario, dal 2002 al 2008 ho presieduto il Gruppo Cooperativo CGM, la prima rete italiana della cooperazione sociale. Nell’ambito socio-economico ho avuto responsabilità in diversi organismi europei. Dal 2009 presiedo e dirigo Welfare Italia, impresa sociale dedicata alle famiglie che offre servizi sanitari di qualità a tariffe accessibili. Svolgo inoltre l’attività di docente in Sociologia all’Università Cattolica di Milano.

Ho accettato la proposta di Umberto Ambrosoli di candidarmi nella sua lista alle elezioni regionali, nella circoscrizione di Milano.

Perché ho detto sì? Ci sono ragioni semplici e immediate, ma anche motivi e sentimenti profondi.

Nell’immediato ho sentito questa scelta un dovere rispetto ai miei figli. Mi sono chiesto se non fosse l’ora di provare a portare ciò che in questi anni e con migliaia di amici abbiamo costruito nei territori e nelle comunità, le pratiche e i saperi di un nuovo welfare e di nuove forme di partecipazione, dentro l’ambito della Governance pubblica, del livello istituzionale e politico che in questi anni ha consumato quasi tutto: fiducia, voglia di partecipazione, risorse. Ho sentito l’esigenza di rischiare qualcosa di più e di mio affinché il disagio e l’indignazione verso la politica non diventasse cinismo diffuso spegnendo ogni speranza di cambiamento. Ho pensato che l’opportunità di un impegno politico a livello regionale per contribuire al progetto di una Lombardia in grado di guardare al futuro innovando e rigenerando socialità fosse alla mia e alla nostra portata.

Più in profondità è da tempo che vado riflettendo su come le preziose esperienze vissute con tanti amici e compagni di viaggio in questi anni possano essere una dote importante da portare per le trasformazioni che questo tempo ci chiede, a partire dal Welfare.

Serve il contributo di tutti coloro che, pur nelle diversità hanno a cuore il bene comune, credono alla possibilità di un miglior rapporto tra istituzioni pubbliche, soggetti sociali e produttivi e cittadinanza, centrato sulla fiducia e collaborazione.

La Lombardia rappresenta un luogo in cui la trasformazione e la maturazione della democrazia può trovare occasioni e forze per tradursi. Dipende però da noi.

Siamo chiamati ad intraprendere una strada, senza avere certezze precostituite ma avendo invece il desiderio forte e radicato di un futuro migliore in cui la nostra libertà sia giocata per qualcosa di bello, di buono, di giusto, di vero.

Partiamo da quanto sperimentato nell’ambito del welfare dove abbiamo scoperto che la vita delle persone è l’unico vero spazio a partire dal quale costruire politiche vere ed autentiche e dove abbiamo imparato che la fiducia, la mutualità, la solidarietà, la sussidiarietà vanno coniugati con una forte azione di responsabilità.

A partire dal welfare, possiamo allargare il nostro impegno ai beni di comunità (istruzione, educazione, beni culturali solo per citarne alcuni), con la consapevolezza che l’orizzonte che si intravede ci porta ad assumere tali beni quale paradigma per ‘fare nuove tutte le cose’, con autentico spirito innovatore capace di leggere e vivere la modernità, e con la consapevolezza che siamo all’interno di una fase istituente e non solo di riforma o di aggiustamento.

Per puntare dritti all’obiettivo servono luoghi e forme sociali, azioni in cui alcune mediazioni vengano fatte da soggetti aggreganti della comunità capaci di rilanciare una dimensione pubblica territoriale, per costruire un’agenda per il cambiamento in Lombardia, a partire dal rispetto delle nostre radici e delle nostre storie.

Sono certo che questa scommessa avrà successo se lo faremo insieme. Questo è il senso di un patto civico, questa è la strada su cui farlo camminare e crescere in pensieri ed azioni.

Un saluto

Johnny


www.iltuovotoperilwelfare.it

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