In Europa nuove colture ogm nei campi?
Lettera ai ministri affinché l’Italia difenda
il futuro dell’agroalimentare
Questa mattina è partita una lettera indirizzata ai Ministri della Salute, dell’Ambiente e dell’Agricoltura (in allegato), perché sta crescendo la preoccupazione rispetto alle politiche europee in materia di Ogm e si rende necessaria un’azione decisa e coerente delle autorità competenti nazionali.
A sottoscriverla l’Adiconsum assieme ad uno schieramento di organizzazioni degli agricoltori, del commercio, della distribuzione, dell’ambientalismo e della cooperazione internazionale, per chiedere che nelle prossime riunioni dei Comitati e dei Consigli europei già in agenda l’Italia assuma un ruolo decisivo a sostegno del settore agroalimentare. In particolare, si domanda un’opposizione energica alle due proposte della Commissione Europea: introdurre nei campi due nuove colture transgeniche (mais Bt11 e 1507) e revocare la moratoria di Francia e Grecia sul mais Mon810.
“Il comportamento dell’Europa – dichiarano i Presidenti firmatari – è schizofrenico: solo pochi giorni fa è stato votato un Regolamento sui pesticidi, in base al quale il glufosinato è stato considerato pericoloso e da vietare. Allo stesso tempo, però, si propone l’introduzione in campo di due Ogm che, oltre ad avere proprietà insetticida, sono resistenti al glufosinato. In questo modo si incentiva l’utilizzo di questa sostanza chimica, a danno della salute dei cittadini e dell’ambiente”.
“Inoltre, l’Europa riconosce il principio di precauzione, ma non accetta che gli Stati Membri lo applichino: il numero delle moratorie sul mais Mon810 sta aumentando, a causa delle evidenze scientifiche che ne dimostrano la pericolosità, mentre la Commissione Europea cerca di intervenire con tutti i mezzi per revocarle”.
Acli Terra, Adiconsum, Aiab, Alpa, Crocevia, Cia,
Cna Alimentare, Confartigianato Alimentare, Coop Italia,
Equivita, Federconsumatori, Fondazione Diritti Genetici, Greenpeace, Legambiente, Slow Food, Verdi Ambiente e Società (VAS)