Il paziente ai comandi della propria salute: il futuro digitale dell’assistenza sanitaria

La Commissione europea ha annunciato un piano d’azione per far cadere le barriere al pieno utilizzo delle soluzioni digitali nei sistemi sanitari europei. L’obiettivo è migliorare le prestazioni sanitarie a beneficio dei pazienti, offrire a questi ultimi un maggiore controllo delle proprie cure mediche e ridurre i costi. Mentre la telemedicina suscita l’entusiasmo di pazienti e operatori sanitari che già la usano e milioni di Europei hanno scaricato applicazioni per smartphone che consentono di tenere d’occhio il proprio stato di salute e di benessere, il settore della sanità deve ancora sfruttare appieno il cospicuo potenziale offerto dalla svolta digitale per migliorare i propri servizi e realizzare risparmi di efficienza.

Il piano d’azione (per l’elenco completo delle azioni vedasi allegato 1, MEMO/12/959) intende procedere in questa direzione a un ritmo più serrato,

  1. chiarendo le aree di incertezza del diritto,
  2. migliorando l’interoperabilità tra i sistemi,
  3. sensibilizzando pazienti e operatori sanitari e migliorandone le abilità,
  4. conferendo al paziente un ruolo centrale, con iniziative di gestione personale della salute, e promuovendo la ricerca nel campo della medicina personalizzata,
  5. offrendo consulenza giuridica gratuita per l’avvio di imprese nel settore della sanità elettronica.

La Commissione si impegna inoltre a pubblicare entro il 2014 un Libro verde sulle applicazioni sanitarie mobili (mHealth), prestando particolare attenzione agli aspetti della qualità e della trasparenza.

Un documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna il piano d’azione offre una panoramica dell’attuale quadro normativo dell’UE applicabile alla telemedicina transfrontaliera (servizi quali teleradiologia, teleconsulto o telemonitoraggio). Oggigiorno la telemedicina rientra nel campo di applicazione di diversi strumenti giuridici. Il documento chiarisce alcuni dubbi che può avere l’operatore sanitario che pratica la telemedicina transfrontaliera, ad esempio:

  1. deve essere autorizzato o iscritto in un albo professionale nello Stato membro in cui risiede il paziente?
  2. come vanno trattati i dati sanitari dei pazienti? Le prestazioni sono rimborsabili?
  3. secondo quale regime viene determinata la responsabilità in caso di azione legale?

Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione responsabile dell’agenda digitale, ha affermato: “I sistemi sanitari europei sono ancora in piedi, ma cominciano a incrinarsi. È ora di verificare lo stato di salute di questo modello del XX secolo. Il nuovo piano d’azione europeo in materia di sanità elettronica (e-Health) mostra come si possa far beneficiare la sanità del progresso digitale e far cadere le barriere alla creazione di servizi sanitari più intelligenti, sicuri e incentrati sul paziente.”

Tonio Borg, commissario responsabile per la salute e la politica dei consumatori, ha dichiarato: “Le soluzioni in materia di sanità elettronica possono fornire ai nostri cittadini un’assistenza sanitaria di prima qualità, incentrata sul paziente, mettendo la sanità alla portata di tutti e migliorando l’efficienza dei sistemi sanitari. L’odierno piano d’azione contribuirà a mettere il potenziale della sanità elettronica al servizio di una migliore assistenza ai nostri cittadini. La rete per l’assistenza sanitaria online istituita nel quadro della direttiva sull’assistenza sanitaria transfrontaliera risponde al nostro comune impegno a trovare soluzioni interoperabili a livello dell’UE.”

I membri della nuova rete per l’assistenza sanitaria online, istituita ai sensi della direttiva sull’assistenza sanitaria transfrontaliera, faciliteranno l’attuazione del piano d’azione creando un collegamento diretto con le autorità sanitarie nazionali e i ministeri competenti.

Contesto

Il nuovo piano d’azione in materia di sanità elettronica risponde alla richiesta avanzata dagli Stati membri nel 2009. In preparazione del nuovo piano, nel 2011 la Commissione ha indetto una consultazione pubblica.

L’agenda digitale europea comprende tre azioni specifiche in materia di sanità elettronica, finalizzate ad un’ampia diffusione della telemedicina, all’accesso dei pazienti alla propria cartella clinica e all’interoperabilità.

Nonostante la crisi economica, il mercato mondiale della telemedicina è cresciuto da 9,8 a 11,6 miliardi di dollari tra il 2010 e il 2011, mentre la crescita annua del mercato delle applicazioni sanitarie mobili è stimata a 17,5 milioni di euro entro il 2017.

Alcuni Stati membri dell’UE spendono per la sanità fino al 15% del loro bilancio.

Questi dati testimoniano una situazione in rapida evoluzione che va affrontata con la necessaria flessibilità, come appunto di propone di fare il piano d’azione sulla sanità elettronica.

L’attività della Commissione europea in materia di sanità elettronica copre ormai quasi un decennio. Tra le azioni passate si annoverano:

  1. nel 2004, il primo piano d’azione sulla sanità elettronica;
  2. nel 2008, la comunicazione della Commissione sulla telemedicina;
  3. nel 2008, il progetto pilota su larga scala “Renewing Health“, destinato a valutare l’efficienza e l’efficacia rispetto ai costi dei servizi di telemedicina in nove regioni d’Europa;
  4. nel 2008, la raccomandazione sull’interoperabilità transfrontaliera dei sistemi di cartelle cliniche elettroniche;
  5. nel 2011, l’adozione del primo atto legislativo dell’UE sull’interoperabilità della sanità elettronica, la direttiva concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera;
  6. nel 2011, il progetto pilota su larga scala epSOS, che riunisce 23 paesi allo scopo di sviluppare i servizi transfrontalieri di cartella clinica elettronica e di prescrizione elettronica in Europa;
  7. nel 2011, il partenariato europeo per l’innovazione sul tema “Invecchiare rimanendo attivi e in buona salute” (European Innovation Partnership on Active and Healthy Ageing – EIPAHA) che si articola in 261 impegni da parte di oltre 3 000 portatori d’interesse con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita di quattro milioni di anziani in Europa entro il 2015; tra questi impegni figura la sperimentazione di servizi di assistenza integrata e di gestione delle malattie croniche mediante soluzioni innovative di telemonitoraggio;
  8. nel 2012, l’avvio della rete per l’assistenza sanitaria online che riunisce tutti gli Stati membri dell’UE in vista dell’elaborazione di linee direttrici sull’interoperabilità della sanità elettronica.

Per ulteriori informazioni

Piano d’azione sulla sanità elettronica 2012-2020: domande più frequenti (MEMO/12/959)

Pagina web e-Health: http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/european-ehealth-policy

Commissaria Neelie Kroes:

http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/kroes/

http://blogs.ec.europa.eu/neelie-kroes/

http://twitter.com/neeliekroeseu

Commissario Tonio Borg:

http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/borg/index_en.htm

http://ec.europa.eu/health/ehealth/policy/index_it.htm

Piano d’azione sulla sanità elettronica e documenti di lavoro dei servizi della Commissione sulla telemedicina:

http://ec.europa.eu/digital-agenda/news-redirect/9139

Contatti:

Ryan Heath (+32 2 296 17 16), Twitter: @RyanHeathEU

Linda Cain (+32 2 299 90 19)

Frédéric Vincent (+32 2 298 71 66)

Aikaterini Apostola (+32 2 298 76 24)

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