Il portale Superabile.it ospita le riflessioni del giornalista Gianluca Nicoletti. Dagli strumenti di socializzazione sul web alle protesi di Pistorius, ”oggi ogni limite che si attribuiva alla natura può essere sovrascritto”
ROMA – Si chiama “Emozioni e protesi” il nuovo blog di Gianluca Nicoletti ospitato da Superabile.it, portale dell’Inail dedicato alla disabilità. Gianluca Nicoletti è giornalista, scrittore, conduttore radiofonico e televisivo. Da più di dieci anni è molto attivo in rete, ha sperimentato e frequentato a lungo i mondi virtuali. Ha scritto vari saggi e romanzi tra cui “Ectoplasmi. Esistere nell’aldilà catodico: il potere medianico della televisione” e “Golem. Idoli e televisioni”. Ora Nicoletti entra a far parte della squadra del rinnovato Superabile, contact center integrato che oltre al portale prevede un servizio di call center collegato al numero verde 800.810.810 e attività di animazione sul territorio, presentato ieri a Roma. Il primo post si intitola “L’invasione delle protesi naturali” ed è una riflessione sul nuovo rapporto tra corpo e tecnologia.
“Non occorre avere qualità profetiche – scrive Nicoletti – per intuire che il corpo umano sia ormai inadeguato al tempo in cui stiamo vivendo. Se così non fosse non ci sarebbero tante persone affannate per farselo rifare il più perfetto possibile lavorando di bisturi e silicone. Non serve stracciarsi le vesti e invocare nostalgia per il perduto rispetto per la natura. Il termine ‘naturale” non significa nulla, è legato a strutture culturali, esattamente come ‘normale’”. Da questa premessa parte una serie di accostamenti: gli strumenti di socializzazione sul web, “ capaci di farci espandere verso il nostro prossimo senza farci pesare i limiti che convenzionalmente comportano l’età, l’aspetto fisico, il genere, la condizione sociale, il potere economico”; l’aggiunta di elementi sintetici ad arterie e valvole cardiache per salvare la vita dei cardiopatici. Fino alla storia del sudafricano Pistorius “colui che è più veloce di ogni umano normodotato perché al posto delle gambe ha due balestre ipertecnologiche costruite con leghe particolarissime, ordigni che trasformano in un superpotere quello che veniva inteso come un limite”.
Dunque, “ogni limite che si attribuiva alla natura oggi può essere sovrascritto, questo vale per la genetica, vale per le scienze in generale, ma anche per le filosofie, le visioni della vita, le ideologie, la percezione che abbiamo di noi e del nostro prossimo”. E “oggi ogni uscita dalla norma è l’inizio di un progetto, ogni diversità è una rampa di lancio verso il futuro, ogni protesi è l’utensile di cui un umano si dota per riuscire ad andare oltre…”. Conclude Nicoletti: “Qualcuno dirà: ‘parli bene tu che cammini con le tue gambe!!!’ E’ vero, non nego la normodotazione fisica di default, ma credetemi: quando parlo o scrivo i normali storcono tutti la bocca e fanno un’ espressione schifata che a me riempie d’allegria…”. La discussione è aperta.
Sarà molto interessante seguire Nicoletti, tra il serio ed il faceto, districarsi su tematiche delicate che in passato sono sempre state trattare con molta sensibilità. Una buona occasione per nuovi melogrammi d’autore!