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Cinque per mille, il ricorso di Csvnet sarà depositato in Tribunale

Sono oltre 400 le organizzazioni escluse dal provvedimento per errori formali; oltre 16 milioni le risorse che i contribuenti hanno assegnato loro. Granelli: ”Evitare che siano utilizzate per altre finalità”

ROMA – Csvnet depositerà domani, giovedì 18 dicembre, al Tribunale di Roma, il ricorso collettivo di 403 organizzazioni a sostegno degli enti esclusi dal cinque per mille. Nonostante le rassicurazioni espresse dal sottosegretario alle Politiche Sociali, Eugenia Roccella, durante la conferenza stampa del 13 novembre scorso a Roma (in cui Csvnet ha presentato la preparazione del ricorso) non c”è stato alcun atto concreto da parte del Governo per la riammissione degli enti cancellati dal beneficio del 5 per mille per le annualità 2006 e 2007. Csvnet, in questi mesi, ha raccolto e monitorato le casistiche verificatesi nel territorio nazionale sull’applicazione del sistema “5 per mille” nelle diverse annualità, riscontrando anomalie nelle modalità di accesso da parte del volontariato, giungendo a constatare che la mancata convalida degli enti iscritti alle liste del 5 per mille nel 2006 e nel 2007 si sostanzia in una lesione di un diritto soggettivo. Dopo aver appoggiato negli scorsi mesi un’istanza di autotutela sottoscritta da centinaia di organizzazioni e promossa dal settimanale “Vita Magazine”, e aver invano sollecitato direttamente i ministeri e le istituzioni competenti, Csvnet ha deciso di coordinare le organizzazioni di volontariato a intraprendere un’azione giudiziaria (per via ordinaria) per il mancato accreditamento delle somme dovute agli enti.

Il ricorso è stato predisposto dal servizio “Infocontinua” di Csvnet e con la collaborazione dei Centri di Servizio per il Volontariato che, in stretto raccordo con le reti nazionali e locali delle associazioni di volontariato, hanno permesso di raccogliere le procure e i dati degli enti esclusi. Per il ricorso Csvnet si avvale del supporto di consulenti legali che si sono resi disponibili “pro bono”. “Il sistema dei Centri di Servizio per il Volontariato – dichiara il presidente del Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, Marco Granelli – si pone a tutela dei diritti del volontariato. È per questo motivo che, pur essendo fiducioso nell’intervento istituzionale promesso, ha deciso di presentare il ricorso. L’obiettivo è non solo continuare a fare pressione affinché Governo e Parlamento procedano nella direzione indicata, ma anche garantire che le risorse accantonate non siano utilizzate per altre finalità”.

Si tratta di 16 milioni 369 mila 265 euro per il 2006 (il solo anno per cui si abbiano i dati definitivi) relativi a scelte effettuate in favore di enti del terzo settore esclusi dal beneficio, su complessivi 209 milioni 351mila 712 euro che la scelta dei contribuenti ha destinato al settore volontariato. “L’esclusione dal beneficio – conclude Marco Granelli – riguarda sia le associazioni sia i cittadini che hanno dato loro fiducia, scegliendole come destinatarie del contributo. Con il ricorso intendiamo tutelare anche la scelta dei cittadini e torniamo a chiedere a Governo e Parlamento di approvare una norma che sani la situazione. Csvnet ha anche presentato una sua soluzione normativa in tal senso, che potrebbe agevolare l’azione istituzionale”. Gli enti che non hanno presentato nei tempi richiesti da Csvnet la documentazione per l’adesione al ricorso saranno comunque informati attraverso la rete dei Csv sull’iter del ricorso e potranno, se necessario, aggregarsi all’azione legale.

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