Insulti razzisti al giocatore Lo sponsor rompe il contratto

BRUXELLES – “Non sei più nel tuo paese, dimentica gli alberi e le banane”. Campionato belga, l’Fc Bruxelles, che milita nella prima serie, viene sconfitto dal Charleroi. Il presidente della squadra Johan Vermeersch perde la calma. Quel quart’ultimo posto non lo soddisfa e davanti agli altri giocatori, apostrofa duramente il congolese Zola Matumona, reo di aver sbagliato un rigore nell’ultima partita. Insulti razzisti che provocano anche l’intervento dell’allenatore Albert Cartier. Parole che scatenano conseguenze che travolgono Vermeersch.

Matumona, infatti, non ci sta a farsi trattare così e decide di rescindere il contratto con il Bruxelles. Poi denuncia l’episodio. Il presidente cerca di correre ai ripari e prova a difendersi: “Era solo una battura detta per stimolare il giocatore. Volevo che fosse più professionale e che rispettasse gli impegni”. Un’impacciata giustificazione che non cambia il senso degli insulti razzisti.

Al punto che la Kia Motors, il produttore di automobili coreano sponsor della squadra belga, decide di rescindere il contratto da 160 mila euro all’anno. “Questo per noi è veramente troppo – dice il responsabile della comunicazione per il Belgio della Kia Motors, Marc Coopmans – Non vogliamo associare la nostra immagine, i nostri principi e i nostri valori con un club che è rappresentato dal suo presidente in questo modo”. Inoltre, aggiunge Coopmans, il 10 per cento dei lavoratori di Kia Motors Belgium è di origine non europea e “quindi questa è veramente una questione delicata per noi”.


Tacciono, per il momento, i responsabili della squadra. Tace anche Vermeersch che, fanno sapere, è all’estero e che parlerà, stasera alle 18, durante una conferenza stampa. E chissà che dopo aver perso un giocatore e lo sponsor, il presidente non si trovi sulle spalle una pesante condanna da parte della federazione calcistica belga.

Fonte: La Repubblica.it

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