DI DEROGA IN DEROGA L’EMERGENZA RIFIUTI E’ CONTINUA.

EVVIVA IL COMMISSARIO PER L’EMERGENZA RIFIUTI, MAGARI A VITA !

NESSUNO HA AVUTO DA RIDIRE, MENTRE REGIONE, PROVINCE E COMUNI TACCIONO: SONO COMPLICI DI QUESTO FALLIMENTO?

La fine del commissariamento dei rifiuti in Calabria si allontana sempre di più, tant’è che l’emergenza rifiuti in Calabria viene prorogata al 31 dicembre 2009. Mentre il passaggio immediato alla gestione ordinaria affidata alle province calabresi, per garantire un percorso di coinvolgimento di responsabilità dei comuni e dei suoi cittadini, non è più un passaggio necessario ed immediato. Si decide di non decidere, e basta la firma di un protocollo di intesa tra Regione, Provincia e Comune per sancire che la volontà di perpetuare il pluridecennale commissariamento, trova tutti d’accordo e tutti complici nel fallimento complessivo della gestione dei rifiuti solidi urbani. Evviva il Commissario per l’emergenza rifiuti …magari, vitanaturaldurante! Sembra essere il motto dei nostri politici. Il 2008 sarà ricordato come l’anno dei rifiuti, a partire da Napoli per arrivare a San Giovanni in Fiore dove si è preferito, nonostante svariati impegni annunciati e poi mai mantenuti di far utilizzare in modo permanente la discarica di località Vetrano, accettando i rifiuti aggiuntivi di tanti altri comuni in cambio di un notevole compenso economico. In tempo di vacche magre, i nostri amministratori hanno trovato il modo per fare cassa senza impegnarsi troppo: hanno messo a frutto il nostro territorio. Peccato che anziché fare politiche di gestione del territorio innovative hanno scelto la via della immondizia. Infatti, con l’approvazione del Protocollo d’intesa, pubblicato sul BURC del 16/12/2008, tra la Regione Calabria, la Provincia di Cosenza, il Comune di San Giovanni in Fiore e il Consorzio Vallecrati è stato deciso, tra l’altro, di realizzare in località Vetrano una nuova discarica di almeno seicento mila metri cubi. Il comune di San Giovanni in Fiore ha tirato le somme e si è affrettato a chiudere la partita, vista la situazione di disastro economico in cui si trovano le casse comunali. Di questo passo, se dovessero permanere le voglie matte di Berlusconi in merito alle Centrali Nucleari, non sarebbe il caso di offrire il nostro territorio per lo smaltimento delle scorie nel sottosuolo silano? Sarebbe, questo, un modo nuovo e concreto per dimostrare il ritorno economico dei rifiuti come risorse, e la possibilità che il nostro comune non vada mai in dissesto finanziario. Le promesse di recuperare dalla vecchia discarica di Vetrano il Biogas sono sparite da ogni protocollo, e nemmeno si cita più l’imminente inizio dei lavori per la realizzazione di un impianto sperimentale di compostaggio. Cosa devono pensare i cittadini di Caccuri e gli ambientalisti come noi che hanno dato ampia e disinteressata disponibilità a darsi da fare per risolvere il problema? A proposito di rifiuti, in questo caso di quelli speciali, e ci riferiamo ai capannoni della ex azienda Silva in località Palla Palla, i cui tetti di amianto sono sprofondati e sgretolati oramai da molti anni…è stato informato il Commissario per ‘l’emergenza? Rappresentano o non rappresentano quotidianamente un pericolo costante per la salute dei cittadini? La bonifica dell’area è rimandata al prossimo protocollo d’intesa con il prossimo commissario?. Dopo una nostra denuncia, del 2003, ed il successivo sequestro da parte del GIP nessuno si è mosso per rimuovere, smaltire secondo le norme previste e bonificare il luogo contaminato. Sig. Commissario, in quale tipo di emergenza deve essere catalogata la presenza di eternit-amianto? Ci aiuti Lei, con i suoi poteri straordinari! Con l’ordinanza n° 007742 del 05/03/2009 è stato decretato l’accesso sugli immobili dei proprietari privati, di loc.tà Vetrano, ed effettuare saggi e rilievi sulle aree interessate, per tutto il periodo occorrente alla definizione delle operazioni per la realizzazione della nuova discarica. La raccolta differenziata, attraverso il porta a porta che doveva rappresentare, invece, il valore aggiunto necessario per ridurre drasticamente i rifiuti da portare in discarica e far partire un circuito virtuoso di riconsiderazione dei rifiuti come risorse non contano più nulla. Legambiente Sila attraverso l’impegno del Regionale produrrà un ricorso legale per impedire questo Piano di mera strategia politica. La nostra non è una posizione per dire no alle discariche. Siamo fortemente contrari all’uso esclusivo delle discariche come obiettivo per nascondere il problema.

Legambiente Sila Legambiente Regionale

Il Presidente Giannetto Alessio Il Direttore Regionale Franco Falcone

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