Caritas a Lampedusa, frontiera delle migrazioni

Caritas Italiana, insieme alla Chiesa locale siciliana e alle Caritas diocesane, ha svolto da mercoledì 25 a venerdì 27 marzo 2009, nell’isola di Lampedusa (Ag), luogo simbolo dell’Europa delle migrazioni, i lavori del Coordinamento nazionale Immigrazione, oltre a una serie di iniziative collaterali, tra cui il momento di confronto pubblico “Lampedusa, frontiera d’Europa”.

Testi e materiali (.pdf):

Contributo OIM (175 Kb)
Contributo UNHCR (411 Kb)
Relazione Salvatore Geraci (Caritas Roma – 2 Mb)
Relazione Aldo Morrone (Dir. Gen. INMP – 10 Mb)

Rassegna Stampa (.pdf):
Insieme ai membri del Coordinamento, esponenti delle Caritas delle 16 regioni ecclesiastiche, l’attenzione dell’intera Chiesa italiana è stata testimoniata dal vescovo di Lodi e presidente di Caritas Italiana, monsignor Giuseppe Merisi; la vicinanza di tutta la Chiesa siciliana è stata portata da monsignor Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo e presidente della Conferenza episcopale siciliana. Queste voci, insieme a quelle di don Giacomo Martino, direttore nazionale dell’Apostolato del Mare della Fondazione Migrantes, e don Vittorio Nozza, direttore di Caritas Italiana, si sono per tre giorni unite a quelle dell’arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro, dei fedeli della sua diocesi e del parroco di Lampedusa, don Stefano Nastasi, anche con un suggestivo momento di preghiera presso la Porta d’Europa.

Attualmente Lampedusa vive una situazione molto complicata, per tanti aspetti. L’isola è il centro in cui confluiscono, e da cui si dipartono, i flussi di arrivo di migranti, soprattutto africani, verso l’Europa. E ospita un Centro di identificazione ed espulsione (Cie) da tempo oggetto di cronache, dibattiti e polemiche, in cui sono trattenuti centinaia di migranti.

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