“OLTRE L’APOCALISSE” Come non farsi imprigionare dalla paura del nuovo

XVII seminario di Redattore Sociale – Dal 26 al 28 novembre il nuovo incontro per i giornalisti a Capodarco

E’ la paura del nuovo – e la necessità di non farsi imprigionare da essa – il tema al centro del XVII seminario nazionale per i giornalisti “a partire dai temi del disagio e delle marginalità” organizzato da Redattore Sociale. Le date sono fissate per il 26, 27 e 28 novembre presso la Comunità di Capodarco di Fermo (Marche).

“Oltre l’apocalisse” è il titolo scelto quest’anno: tre giorni di incontri e dibattiti che come sempre saranno seguiti da oltre 200 giornalisti provenienti da tutta Italia.

Se l’edizione 2009 aveva indagato sul disorientamento dei giornalisti, quest’anno si punta sulla consapevolezza: non si può certo negare il momento difficile per la professione (“Le cose cambiano sempre più velocemente – dice l’introduzione -; la carta stampata è in declino; il futuro delle nuove piattaforme di contenuti è ancora incerto; i produttori di informazione sono sempre più frammentati…”); ma occorre reagire perché, se è vero che “la paura del nuovo è connaturata alla natura umana, essa non dovrebbe condizionare solo in negativo chi ha scelto proprio il mestiere di raccontarlo, il nuovo”. “I giornalisti – dicono gli organizzatori- dovrebbero anche usare questa paura, adattando ai cambiamenti delle forme di trasmissione gli scopi immutabili del proprio lavoro”.

La struttura del seminario è quella consueta: una prima sessione, venerdì 26, dedicata alla paura, a come si “confeziona” ma anche a come si può decostruire. Il sabato mattina è interamente dedicato a tre seminari paralleli su temi che investono la struttura stessa della nostra società, e che sono spesso rappresentati in termini ansiogeni: l’invecchiamento e la tenuta dello stato sociale, le disuguaglianze di genere ormai insostenibili (anche economicamente), la crescente difficoltà di capire gli adolescenti.

Tra le sessioni successive, un approfondimento su cosa può significare fare il cronista in Calabria, quindi la riflessione centrale sulla paura del nuovo nel giornalismo: si cercherà di capire come sta diventando questa professione ormai proiettata “nella post modernità”, con il venir meno, ad esempio, “dei riferimenti della grande narrazione, a vantaggio della ricerca personalizzata. E come, nel nuovo scenario, si evolverà una delle funzioni essenziali del giornalismo, che è quella di dare un ordine al flusso indistinto delle notizie e delle idee”.

Ancora in via di definizione il programma completo, che  verrà diffuso tra pochi giorni, mentre sul sito www.giornalisti.redattoresociale.it è già possibile accedere alla scheda per prenotare la propria partecipazione (per la prima volta viene previsto il versamento di un piccolo anticipo per chi fruisce dell’alloggio).

Il seminario di Capodarco, tuttora unico nel suo genere,  è organizzato dall’Agenzia giornalistica quotidiana Redattore Sociale (www.redattoresociale.it): ha totalizzato nei primi 16 anni quasi 3.200 presenze e 250 relatori. Anche l’edizione 2010 è realizzata con il contributo di Bcc e Coop; ha il sostegno della Fondazione Unipolis; la collaborazione del settimanale Internazionale e del mensile Lo Straniero, il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti, della Fnsi e dell’UsigRai.

Da sottolineare la conferma di 10 borse di studio ciascuno per la partecipazione al seminario da parte degli Ordini dei giornalisti della Lombardia (www.odg.mi.it) e dell’Emilia-Romagna (www.odg.bo.it), mentre altre 5 sono state bandite dal Sindacato giornalisti Marche (www.sigim.it).

Anche quest’anno, infine, è favorita la partecipazione degli allievi delle scuole di giornalismo italiane riconosciute dall’Ordine, ai quali sono praticate condizioni economiche particolarmente ridotte.

Informazioni: 0734 681001, giornalisti@redattoresociale.it.

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