Denuncia “Manos Unidas”
MADRID, giovedì, 18 ottobre 2007 (ZENIT.org).- 854 milioni di persone soffrono la fame cronica, e una su sei vive al di sotto della soglia di povertà, “cifre della vergogna” che “rimangono praticamente inamovibili”.
E’ la denuncia lanciata, in un comunicato inviato a ZENIT, da “Manos Unidas” (www.manosunidas.org), organizzazione non governativa per lo sviluppo cattolica, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione e della Giornata Internazionale del Rifiuto della Miseria, celebrate rispettivamente il 16 e il 17 ottobre.
Secondo l’organizzazione, inoltre, “nei Paesi in via di sviluppo un bambino su cinque morirà prima di aver compiuto un anno di vita”.
Le Giornate suddette “implicano il primo e, con ogni probabilità, il più importante degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio: ‘Sradicare l’estrema povertà e la fame’”, avverte “Manos Unidas”.
“La fame, insieme alla povertà, è il più grande affronto ai diritti che, in teoria, gli esseri umani possiedono fin dalla nascita. E’ un furto, consentito e a volte fomentato, della dignità e delle possibilità di sviluppo delle persone”, denuncia la ONG.
La lotta contro la fame, l’alimentazione carente, la miseria, le malattie, il sottosviluppo, la mancanza di istruzione e le loro cause “sono da quasi 50 anni i fini prioritari di Manos Unidas”, ma anche sfide che non devono essere materia di una sola Giornata, “ma una priorità nelle agende di tutte le persone coinvolte nel raggiungimento di un mondo migliore”, osserva.
La Giornata Mondiale dell’Alimentazione, quest’anno sul tema “Il diritto all’alimentazione”, è promossa dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO).
La Giornata Internazionale del Rifiuto della Miseria celebra quest’anno il ventesimo anniversario della sua istituzione ad opera di padre Joseph Wresinski (1917- 1988), fondatore del movimento “ATD Quarto Mondo”.
Il 17 ottobre 1987 ha collocato nell’atrio del Trocadero, a Parigi, una lapide “per le vittime della miseria”. L’iniziativa è stata assunta dalle Nazioni Unite nel 1992.