L’evento in vista del Forum mondiale dell’acqua a Istanbul dal 16 al 22 marzo prossimi: serve un piano d’azione globale. Agricoltura e crescita della popolazione le minacce più gravi
ROMA – Sono attesi a Roma, dal 21 al 23 gennaio, i delegati di oltre 60 paesi per continuare i negoziati su un piano d’azione mondiale per la gestione delle risorse d’acqua dolce. Si tratta di uno degli eventi preparativi per il quinto Forum mondiale sull’acqua, che si terrà a Istanbul, in Turchia, dal 16 al 22 marzo prossimi. “Le risorse idriche oggi sono minacciate da una serie di fattori. Gli esseri umani contano sull’acqua come fonte di sopravvivenza, e tuttavia spesso sono gli uomini stessi i peggiori nemici dell’acqua – afferma Ger Bergkamp, Direttore generale del consiglio mondiale dell’acqua, l’organizzazione internazionale che organizza il Forum triennale mondiale dell’acqua – Con la popolazione in crescita e le città in espansione, aumenterà anche la pressione sull’approvvigionamento di risorse idriche”, aggiunge Bergkamp.
“Il settore agricolo conta per il 90% del consumo di acqua dolce ed è di gran lunga il maggior consumatore d’acqua al mondo. Normalmente ci vogliono tra i 2 000 e i 5 000 litri di acqua per produrre cibo sufficiente a sfamare una persona per un giorno”, sottolinea Alexander Müller, vice direttore generale della Fao. La crescita della popolazione mondiale crescerà a oltre 9 miliardi nel 2050 pone una sfida enorme per l’agricoltura: “produrre più cibo per nutrire una popolazione mondiale in espansione, usando le scarse risorse idriche in maniera più efficiente”. Poiché il settore agricolo consuma una così grande porzione delle risorse d’acqua dolce, un aumento della produttività dell’acqua in agricoltura libererebbe senz’altro notevoli quantità d’acqua da destinare ad altri usi. Se si riuscisse a mantenere la stessa produzione agricola con una riduzione dell’1% nel consumo di acqua, questo si tradurrebbe in un aumento del 10% della disponibilità di acqua per altri settori. “Dobbiamo ripensare radicalmente le nostre concezioni sulla relazione tra cibo, acqua e ambiente, se vogliamo fronteggiare il problema della scarsità delle risorse idriche e raggiungere i target fissati dagli Obiettivi del Millennio”, dichiara Pasquale Steduto, responsabile dell’Unità Fao per la valorizzazione e la gestione delle risorse idriche, e Direttore dello UN-Water, il meccanismo inter-istituzionale delle Nazioni Unite per il coordinamento delle iniziative Onu riguardanti l’acqua. “Il Forum mondiale sull’acqua, al quale parteciperanno responsabili di governo di diversi settori, società civile, organizzazioni dei consumatori e università, rappresenta un’opportunità unica per far sì che l’agenda internazionale della gestione dell’acqua rifletta questo nuovo modo di pensare”.
Gli Alti Funzionari che parteciperanno al vertice dovrebbero concludere i negoziati su di un piano d’azione globale, che verrà ultimato e approvato dalla Conferenza ministeriale che si terrà al Forum di Istanbul. “La Fao è entusiasta di collaborare con il Consiglio mondiale dell’acqua in questo processo” dichiara Steduto. “Integrando pienamente l’agricoltura nel dibattito politico mondiale sulle risorse idriche, possiamo affrontare una serie di problematiche legate allo sviluppo, tra cui la sicurezza alimentare, la riduzione della povertà, la sostenibilità ambientale, l’energia pulita e la sicurezza igienica nelle campagne e nelle città.”