«I soci di cooperativa nel mondo sono tre volte gli azionisti individuali. A fronte dei 328 milioni di persone che possiedono azioni delle società di capitali, 1 miliardo di persone sono socie di cooperative. Sono100 milioni le persone occupate nelle imprese cooperative dei cinque continenti, vale a direil 20% in più di quelle occupate nelle imprese multinazionali».
Sono i dati di Cooperatives Europe e dell’International Cooperative Alliance (le associazioni di rappresentanza europea e mondiale delle cooperative) resi noti daLuigi Marino, presidente di Confcooperative e portavoce dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Giuliano Poletti, presidente di Legacoop e Rosario Altieri, presidente Agci.
«100 milioni di persone occupate nel mondo, 5,4 milioni occupate in Europa, oltre 1,3 milioni in Italia – dicono Marino, Poletti e Altieri – numeri eloquenti del modello economico cooperativo che risponde alle esigenze della collettività offrendo beni e servizi e al tempo stesso alla necessità del singolo di trovare lavoro, occupazione e reddito. Mette le persone al centro del modello d’impresa, prima che il profitto. Questi i valori di fondo che hanno indotto l’ONU a premia la funzione di valorizzazione socio economica proclamando il 2012 Anno Internazionale delle Cooperative».
«Oggi – aggiungono Marino, Poletti e Altieri – in tutti i paesi del mondo i movimenti cooperativi stanno tenendo la conferenza stampa di lancio del 2012 Anno Internazionale delle Cooperativeper rimarcare la funzione che le cooperative svolgono in tutto il mondo, in tutti i settori economici: credito, consumo e distribuzione, agroalimentare, welfare sociale e sociosanitario, abitazione, produzione e lavoro, pesca, utilities, turismo sport spettacolo e cultura. ».
«Sbaglia chi ne ha una visione provinciale e riduttiva e pensa alla cooperazione come una realtà tipicamente italiana, mentre è diffusa nel mondo ed è tanto più presente, laddove i Paesi sono economicamente avanzati. Perché un’economia senza cooperazione è un’economia più arretrata, meno concorrenziale, meno pluralista». Così il portavoce dell’Alleanza delle Cooperative Marino.
«Sbaglia chi in maniera strumentale e mosso solo da spirito anticooperativo e da pregiudizi politici, continua a proporre, misure fiscali chiaramente anticooperativi. L’appello dell’Alleanza delle Cooperative, dunque – concludono i presidenti Marino, Poletti e Altieri – è quello di permettere alla cooperazione di poter continuare a essere un settore, che con altri, concorre in modo determinante, alle politiche di sviluppo del Paese».
Il claim di Cooperatives Europe per l’Anno Internazionale delle Cooperative
“ché, per quanti si dice più lì ‘nostro’, tanto possiede più di ben ciascuno”:il verso dantesco (canto XIV del Purgatorio) racchiude, per Cooperatives Europe, il comune sentire cooperativo “quanto più cresce il senso del noi, tanto più è ricco ciascuno di noi” ed è, per l’Organizzazione europea il claim dell’Anno Internazionale.
ALCUNI NUMERI SIGNIFICATIVI DELL’ECONOMIA COOPERATIVA
- Le 300 cooperative di maggiori dimensioni nel mondo realizzano un fatturato di 1.600 miliardi di dollari. Fossero uno stato rappresenterebbero la nona potenza economica del mondo.
- Nei paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), ci sono quattro volte più soci di cooperativa che azionisti di società di capitali. Il 15% della popolazione è socia di cooperativa, rispetto a un mero 3,8% di azionisti.
- Ci sono tre paesi in cui più della metà della popolazione è socia di cooperativa e sono tutti in Europa. Sono l’Irlanda (70%), la Finlandia (60%) e l’Austria (59%).
- I paesi con i numeri più significativi in termini di persone socie di cooperative, tuttavia, sono l’India (242 milioni), Cina (160 milioni) e Stati Uniti (120 milioni).
- Una persona su cinque in tutto il continente americano, dall’America del Nord, all’America Latina, è socia di una cooperativa.
- Negli USA, 900 cooperative elettriche sono le uniche produttrici di energia per 42 milioni di cittadini soci-utenti. Le 30.000 presenti negli USA danno lavoro a oltre 2 milioni di persone.
- In Germania le oltre 8.100 cooperative danno lavoro a 440.000 persone.
- In Francia le 21.000 cooperative danno lavoro a oltre 1 milione di persone e rappresentano il 3,5% della forza lavoro del Paese.
- In Brasile le cooperative agroalimentari rappresentano oltre il 37% della produzione del paese.
- In Giappone le cooperative agroalimentari rappresentano oltre il 91% della produzione del paese.
- In Norvegia le cooperative agricole rappresentano il 96% della produzione di latte, il 55% del settore caseario. E le 130 cooperative di consumo rappresentano il 24% del mercato.
- In Portogallo rappresentano il 5% del Pil.
- In Canada le cooperative occupano 155.000 persone.
- In Colombia 700.000
Fonte: http://www.consorziocgm.org