Nasce il Libro bianco per l’accessibilità e la mobilità urbana

Pronto il fascicolo per la presentazione a gennaio: tra le novità l’istituzione del ”disability manager” per i comuni sopra i 50 mila abitanti, buone pratiche e indicazioni sulle migliori tecnologie sul mercato

PARMA – Un insieme di proposte legislative, tra cui l’istituzione del “disability manager” per i Comuni sopra i 50 mila abitanti, una raccolta di buone pratiche da inserire anche nel sito internet del ministero della Salute e una serie di indicazioni sulle migliori soluzioni tecnologiche per l’accessibilità e i trasporti in città. È pronto il Libro bianco per l’accessibilità e la mobilità negli spazi urbani, frutto di un tavolo di lavoro che tiene insieme le associazioni per la disabilità (Fish, Fand e Fiaba), il ministero della Salute e quello degli Esteri, l’Università di Parma, Confindustria, le fondazioni Snaidero e Don Gnocchi, il centro di formazione Formez, il Comitato italiano paralimpico e la Regione Friuli Venezia Giulia. A fare da capofila al progetto, iniziato nel luglio 2008, il Comune di Parma con l’assessore all’Agenzia per le politiche a favore dei disabili Giovanni Paolo Bernini. I lavori del tavolo tecnico si sono chiusi un paio di giorni fa con la definizione dei contenuti del volume. Il libro, una sessantina di pagine in tutto, sarà presentato a Roma nel mese di gennaio. In contemporanea, Parma ospiterà un convegno dedicato al tema dell’accessibilità.

“Il Libro bianco – spiega Bernini – è uno strumento operativo, di utilità pratica, e contiene indicazioni e linee guida utili per gli amministratori, ma anche per gli ingegneri e gli architetti impegnati nella progettazione edile e urbanistica e per gli addetti alla formazione. Quello che si promuove però non è solo un insieme di indicazioni tecniche, ma un salto culturale necessario nella formazione dei professionisti dei vari settori. Il volume infatti nasce dall’idea che la disabilità è un concetto soggettivo che varia in relazione all’ambiente. Dunque, se nell’ambiente ci sono meno ostacoli, la disabilità diverrà meno impattante sulla vita delle persone”. Con un punto fermo per quanto attiene la progettazione degli spazi: “Bisogna superare le distinzioni che danno vita all’entrata separata o ai servizi igienici per le persone disabili: si deve andare verso la progettazione universale, con spazi che non hanno distinzioni e che quindi sono davvero accessibili per tutti”.

Tra le proposte legislative, “che promuovono la semplificazione e la definizione chiara delle responsabilità in materia di abbattimento delle barriere architettoniche”, continua Bernini, c’è anche la raccomandazione di introdurre il “disability manager” per i Comuni con più di 50 mila abitanti. “Si tratta di una figura, già esistente in diversi Paesi europei, impegnata a 360 gradi nell’abbattimento delle barriere e quindi attiva su più settori: dall’urbanistica ai lavori pubblici, da trasporti locali alle scuole”. E i piccoli Comuni che non possono permettersi un manager dedicato? “Per loro proponiamo la nomina a responsabile per la disabilità di un dipendente, preparato appositamente con un corso di formazione ad hoc”, precisa l’assessore parmense. Un’altra proposta riguarda la creazione di incentivi per i privati, commercianti o titolari di locali pubblici, che decidono di rendere accessibili i propri esercizi.

Per diffondere le buone prassi in materia di accessibilità, oltre alla raccolta dei casi e inserita nel volume, ci sarà anche un nuovo link sul sito del ministero della Salute. “In questo modo – spiega il responsabile all’Agenzia per le politiche a favore dei disabili – ogni persona potrà così segnalare un progetto o un’iniziativa on line”, creando una sorta di banca dati degli esempi virtuosi di accessibilità. I progetti inseriti nel volume provengono da tutt’Italia e anche dall’estero. “Tra queste, ci sono ad esempio l’iniziativa avviata a Parma per il finanziamento di progetti individuali di vita indipendente delle persone disabili, o il percorso di accessibilità informatica avviato con la rete Spezianet di La Spezia” spiega l’assessore.

Anche le tecnologie, nel testo, hanno la loro parte: come si stabilisce se un albergo è accessibile? Sui mezzi di trasporto pubblico sono meglio le pedane elettriche o quelle meccaniche? Quanto deve essere ampia la porta di un ascensore per far entrare comodamente una sedia a ruote? Con il Libro bianco “abbiamo cercato di dare risposte alle questioni di questo tipo e di fornire, così, alcune indicazioni operative per il lavoro degli amministratori e dei progettisti”, conlude Giovanni Paolo Bernini. (Erica Ferrari)

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