Le energie rinnovabili restino pulite – Stop alle infiltrazioni criminali

La produzione di energia da fonti rinnovabili non è più solo una necessità ecologica, ma rappresenta sempre più un settore strategico dell’economia, in grado di crescere anche in tempi di crisi e di produrre innovazione e occupazione. Questa evoluzione indubbiamente positiva ha purtroppo portato con sé il gravoso fardello dell’interessamento della criminalità organizzata, come dimostrano le recenti azioni giudiziarie intraprese in diverse parti d’Italia con grossa eco mediatica.

La difesa della legalità in questo settore così strategico e che deve restare “pulito” diventa prioritaria. Per questo la Fondazione Culturale Responsabilità Etica (Gruppo Banca Popolare Etica) ha dato via a un progetto intitolato “SCORE: STOP CRIMES ON RENEWABLES AND ENVIRONMENT”. Finanziato dal Programma “Prevenzione e lotta alla criminalità” dell’Unione Europea, il progetto si propone di promuovere l’impegno diretto di imprese, Pubbliche Amministrazioni e società civile nel contrasto al crimine organizzato e alla illegalità, nei settori foresta/legno ed energie rinnovabili; di fornire agli attori interessati metodologie e strumenti di valutazione, controllo e prevenzione dei rischi di illegalità e di creare un network degli attori interessati per lo scambio di buone prassi e informazioni provenienti da ricerche e sperimentazioni.

Da oggi e per trenta mesi ricercatori, attivisti di ONG, funzionari di banca, esperti in valutazioni etico/finanziarie, esponenti di imprese ed associazioni di categoria lavoreranno con l’obbiettivo comune di fornire strumenti concreti, utili a contrastare la sempre maggiore influenza della criminalità organizzata nel settore energie rinnovabili e foresta/legno. Gli operatori del settore più esposti a questi rischi, imprese del settore delle energie rinnovabili, imprese del settore legno e arredamento, importatori, istituti bancari, ecc. potranno quindi contare su strumenti concreti e di facile uso.

Le imprese che si trovano di fronte a proposte di finanziamento di origini poco chiare, i responsabili degli appalti pubblici che valutano la credibilità dei fornitori, gli istituti bancari che esaminano richieste di prestiti per investimenti nel settore, potranno disporre –alla fine del progetto- di sistemi e metodologie pratiche per non cadere nella trappola del denaro facile o sporco.

Compagni di strada della Fondazione nel progetto “S.C.O.R.E.” sono  un gruppo di partner qualificati come ARCI Lombardia, l’associazione Saveria Antiochia Omicron, C.D.I.E, il Forest Stewardship Council, il Dipartimento Tesaf dell’Università di Padova e l’associazione Valore Sociale.

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