La Sardegna ha un unico vettore pubblico per il trasporto dei disabili

Varata la delibera due mesi fa, ora è formalmente costituita la Mobilità Sociale Sardegna, società che vede assieme regione e l’Azienda regionale sarda trasporti. Sostituirà tutti i privati che sino a oggi erogavano il servizio

CAGLIARI – È nata la nuova società regionale che si occuperà del trasporto di anziani e disabili. Costituita l’8 gennaio, la Mobilità Sociale Sardegna (una Srl) vede in campo la Regione e l’Arst (Azienda regionale sarda trasporti): oltre agli autisti e agli accompagnatori, il nuovo gestore avrà anche una dotazione di mezzi specifici per garantire in tutta l’Isola la possibilità ai portatori di handicap di raggiungere cliniche, centri analisi e ambulatori di riabilitazione. “Un servizio pubblico – ha detto Nerina Dirindin, assessore alle Politiche sociali e alla Sanità della Regione – che permetterà alle persone con disabilità di spostarsi sul territorio regionale con più possibilità e più facilmente. In più. In questo modo non verrà perso alcun posto di lavoro”. Una nascita anticipata da una polemica delle piccole imprese che, sino a oggi, garantivano il servizio per conto di cliniche e gruppi sanitari privati. Un’intesa con i sindacati, infatti, garantirà che a partire da fine gennaio la nuova società acquisisca mezzi e personale dall’Aias, associazione che sino ad oggi ha garantito lo zoccolo duro del servizio.

Entro il 31 gennaio, la società Mobilità Sociale Sardegna sarà dunque pronta per iniziare a viaggiare. Nel caso i mezzi acquisiti non dovessero essere sufficienti, allora l’azienda speciale potrà avvalersi anche di altre imprese (parte di quelle che già adesso effettuano l’attività di trasporto disabili). A conti fatti, almeno secondo le ultime rilevazioni, in Sardegna operano 24 società specializzate nel trasporto di persone con difficoltà di deambulazione o necessità di accompagnamento: lavorano grazie ai finanziamenti regionali o comunali, ma non coprono tutti i circa 300 comuni sardi. Secondo quanto rilevato dalla Regione, infatti, sarebbero 190 quello che non hanno mai attivato il servizio di mobilità sociale per disabili. (fp)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.