I popoli indigeni aprono il World social forum in Amazzonia

Oggi apre la IX edizione del Forum sociale mondiale. Fino al 1 febbraio più di 2.400 attività e proposte da organizzazioni di tutto il mondo ”per dimostrare che un altro mondo è possibile”

BELEM – Tra poche ore il Forum sociale mondiale aprirà i suoi lavori a Belem, nello stato brasiliano di Parà, nel cuore dell’Amazzonia.

Il Consiglio internazionale del Forum sociale mondiale ha deciso di celebrare il Forum in Amazzonia riconoscendo il ruolo strategico che la regione ha per tutta l’umanità. La regione è una delle ultime del pianeta che rimane in parte preservata, in un spazio geografico di valore incommensurabile per la sua biodiversità e per il fatto che aggrega attorno a sé tanti movimenti sociali che lottano per una Amazzonia (e per un mondo) sostenibili, solidali e democratici.
Il Fsm si celebra da oggi al 1 di febbraio, nei campus dell’Ufpa e dell’Ufra e vedrà svilupparsi più di 2.400 attività (assemblee, seminari, officine, cerimonie, appuntamenti sportivi ed attività culturali), proposte da organizzazioni di tutto il mondo per dimostrare assieme che un altro mondo è possibile!

Alle 2 del pomeriggio ora locale tutti i partecipanti al World Social Forum inviteranno la città a raccogliersi in Praca Pedro Texeira (Escadinha) per la cerimonia d’apertura dell’evento. Saranno i popoli indigeni a condurre la manifestazione con un rituale condiviso tra le oltre 60 differenti nazioni della terra apriranno la cerimonia. L’evento prevede che essi accolgano i popoli africani che hanno ospitato l’ultima edizione del Forum Sociale Mondiale a Nairobi (Kenya) rendendo loro omaggio come propri ancestrali.
Insieme condivideranno un pasto sacro e a propria volta i rappresentanti dei popoli africani introdurranno gli indigeni alla propria cultura, affidando loro il testimone del Forum accompagnati da tamburi e birimbau. Sarà a questo punto che gli indigeni prenderanno la testa del corteo invitando gli almeno 100 mila partecipanti al Forum, e insieme ad essi tutta la città di Belem, a camminare insieme portando con sé tutte le proprie bandiere, gli striscioni e i simboli delle proprie lotte. La marcia percorrerà Avenida Presidente Vargas, Avenida Nazaré, Admirante Barroso, Praca do Operario dove un palco ospiterà altre cerimonie dei popoli indigeni provenienti da ogni parte del pianeta.

Il secondo giorno del Forum sociale mondiale, il 28 gennaio, sarà dedicato completamente ai 500 anni di resistenza, conquiste e prospettive delle popolazioni indigene e afro-discendenti. La Giornata Pan-Amazzonica sarà dedicata interamente ai problemi e alle lotte della regione, dove i popoli e i movimenti indigeni dell’Amazzonia potranno dialogare col mondo e tessere alleanze planetarie, cercando di costruire un’altra Amazzonia. La Giornata Pan Amazzonica, che si articolerà in tre palchi distribuiti tra i campus e verrà intessuta da cerimonie e rituali dei popoli nativi di ogni parte del mondo, sarà divisa in assi tematici che verteranno principalmente su: cambiamenti climatici e giustizia ambientale, diritti umani, lavoro, migrazioni, fine della criminalizzazione dei movimenti sociali, terra, territorio, identità, sovranità alimentare.

Il Forum è già in città. Centomila persone e 5.680 organizzazioni sono già nel cuore dell’Amazzonia, per prendere parte al Forum sociale mondiale 2009 che inizierà oggi il 27 gennaio e andrà avanti fino al 1 di febbraio a Belem.
La società civile organizzata, movimenti sociali, popoli indigeni, Ong, sindacati e gruppi religiosi provenienti da più di 150 paesi di tutti i continenti si incontrano per celebrare la 9° edizione del più importante appuntamento altermondialista, che ritorna in Brasile dopo tre anni. Tra i principali temi dei dibattiti ci saranno la crisi economica mondiale, i cambiamenti climatici e le alternative al modello di sviluppo.
Da Bogotà a Kinshasa, da Malmo alla Palestina, da Parigi a Falluja, più di 100 iniziative di connessione via Internet, tv e radio metteranno in comunicazione organizzazioni di tutto il mondo e i propri eventi con il World Social Forum di Belem grazie al progetto Belem Expanded.

Fonte: Redattore Sociale

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